L’Arte del Cambiamento. Dalle psicotrappole alle psicosoluzioni.
DEFINIZIONE
Il modello Strategico Breve è un approccio originale alla formazione e alla soluzione dei problemi umani che ha specifici fondamenti teorici e prassi applicative, in costante evoluzione sulla base della ricerca scientifica.
Nasce dalla tradizione della Scuola di Palo Alto, e attraverso l’apporto di altri saperi della psicologia e del pensiero, si è poi sviluppata in Europa, trovando in Giorgio Nardone il suo più creativo e geniale esponente.
La Terapia Breve Strategica si occupa di produrre il cambiamento nei modi attraverso cui la persona percepisce e agisce nella propria realtà, personale e interpersonale.
La Psicoterapia Breve Strategica è un modello d’intervento psicoterapeutico:
– breve e focale, orientato all’estinzione dei sintomi presentati dal paziente. E’ un intervento che si concentra su un obiettivo concreto di cambiamento concordato congiuntamente con il cliente.
– radicale in quanto, oltre al superamento del sintomo, mira a ripristinare nella persona un nuovo equilibrio e a mantenerlo nel tempo.
– efficace, in quanto grazie all’applicazione di un rigoroso metodo di ricerca empirico-sperimentale, mira a produrre cambiamenti e miglioramenti significativi, sostanziali e duraturi.
– flessibile, costruito sulle caratteristiche del problema e pertanto applicabile a situazioni differenti, non solo patologiche, ma anche relazionali, lavorative, educative, sociali.
Viene consigliato nei seguenti ambiti :
– Disturbi d’ansia: attacchi di panico, ansia generalizzata, ansia da prestazione.
– Fobie: paure specifiche (auto, aerei, animali, spazi chiusi o aperti, oggetti, situazioni, contatti, sporco), ipocondria (paura delle malattie), dismorfobia (fissazioni legate all’aspetto fisico o ad una parte del corpo).
– Fissazioni e ossessioni: pensieri o azioni ripetitive, con o senza comportamenti ritualizzati come ad esempio lavarsi ripetutamente le mani, controllare più volte un’azione o un pensiero, pulire e disinfettare ripetutamente
– Disturbi dell’umore: Depressione, apatia, reazioni al lutto e all’abbandono
– Disordini alimentari
– Problemi relazionali in differenti ambiti
– Dipendenza da internet, videopoker, shopping compulsivo
TEORIA E APPLICAZIONE
La Terapia Strategica è un intervento psicoterapeutico breve (al di sotto delle 20 sedute) che agisce soprattutto sul come psicologicamente le persone vivono e affrontano i problemi e con quali modalità e risorse possano risolverli. La direzione del percorso è data dal progettare e applicare strategie d’intervento capaci di produrre rapidi e risolutivi cambiamenti.
Da un punto di vista strategico, per cambiare una situazione problematica, ci si concentra su come il problema funziona nel presente e su quali strategie possano creare una soluzione efficace e duratura, anziché indagare esclusivamente sui perché e sulle cause originarie.
La prospettiva dell’intervento non si ferma al “perché ho questo problema?”, ma il focus invece diventa “come posso affrontarlo e risolverlo?”
L’intervento strategico parte da valutazioni di funzionalità o disfunzionalità dei comportamenti e delle relazioni della persona con se stessa, con gli altri e con il mondo.
La persona è condotta a uscire dal circolo vizioso di un problema, verso una nuova soluzione, e la costruzione di un equilibrio più adeguato che favorisca la salute e il benessere psicologico.
PLAY
Il percorso Strategico si realizza in 4 fasi successive :
Prima Fase: si individua il problema da risolvere e la sua struttura. Si esplorano insieme al cliente quelle che sono i tentativi di risolverlo già messi in atto.
Ciò che ha funzionato si utilizza e amplifica, ciò che non funziona verrà sostituito con altre strategie. Si definisce l’obiettivo da raggiungere, e vengono indicate le prime prescrizioni da mettere in pratica tra una seduta e l’altra.
Seconda Fase: si lavora sui graduali cambiamenti successivi per arrivare allo sblocco del problema presentato.
Terza fase: si misurano gli effetti, si consolidano i risultati e si affinano le nuove strategie.
Si sviluppano ulteriori cambiamenti progressivi fino al raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
Quarta fase: raggiungimento dell’autonomia e del nuovo equilibrio personale. Conclusione, a cui seguono tre sedute di verifica a due, tre e sei mesi.